
Danni silenziosi al cuore o infarti in corso si possono rilevare con un piccolo prelievo
Esame della Troponina: la nuova arma del cardiologo
La pandemia causata dal virus Covid-19 ha stravolto la programmazione delle prestazioni ambulatoriali cardiologiche e rallentato pesantemente i percorsi di prevenzione cardiovascolare
ed oncologica. “I numerosi accessi presso il Pronto Soccorso, da un lato, hanno costretto le Aziende Sanitarie a ridurre temporaneamente tutte le attività ambulatoriali non urgenti, dall’altro, per paura del contagio, hanno spinto numerosi pazienti a rinunciare a prestazioni cardiologiche programmate” commenta il Dottor Claudio Reverberi, Cardiologo del Poliambulatorio Città di Collecchio.
Il dolore toracico rappresenta da sempre una delle più frequenti cause di accesso al Pronto Soccorso o di chiamata al 118. “Quest’ultima rimane la procedura più corretta di fronte ad un dolore toracico violento, improvviso e persistente, – raccomanda il cardiologo – mentre sintomi più sfumati, che in altri tempi avrebbero spinto il paziente ad una verifica al Pronto Soccorso, ora vengono spesso trascurati per i motivi sopracitati”.
“Il Medico di Medicina Generale – la cui centralità mi preme rimarcare – deve sapere che da pochi mesi è arrivata sulla scena cardiologica del territorio il controllo della troponina ad alta sensibilità effettuato in ambulatorio (“Point of Care”)” prosegue il Dott. Reverberi. “Siamo di fronte ad un formidabile strumento diagnostico che prima era disponibile solo presso il laboratorio ospedaliero ed ora è a disposizione nell’ambulatorio del cardiologo sul territorio”.
Con un piccolo prelievo di sangue, in 15 minuti, si ottiene un risultato attendibile che consente di escludere una genesi cardiaca del dolore riferito dal paziente evitando l’accesso al Pronto Soccorso oppure diagnosticare una sindrome coronarica acuta attivando conseguentemente il 118.
PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE
Uno strumento in più per stratificare il rischio
“Un secondo non trascurabile utilizzo della troponina ad alta sensibilità è rappresentato dalla stratificazione del rischio cardiovascolare nell’ambito della prevenzione degli eventi cardiovascolari” spiega il Dottor Reverberi. “Non stiamo parlando di pazienti con dolore toracico, ma di soggetti in cui un valore elevato della troponina si affianca agli altri ben noti fattori di rischio cardiovascolare (ipercolesterolemia, ipertensione, fumo, diabete, vita sedentari) e questo può rappresentare un’indicazione a ricercare l’aterosclerosi precoce e subclinica tramite un’ecografia
vascolare (tronchi sovraortici, aorta addominale e arterie femorali) oppure a programmare un test provocativo di ischemia inducibile come l’ECG da sforzo o l’ecostress con esercizio fisico”.

IL CONSIGLIO DELLO SPECIALISTA
Dott. Claudio Reverberi
Se la troponina è negativa?
“Un risultato negativo della troponina ad alta sensibilità non esclude la possibilità di completare la valutazione in ambulatorio” sottolinea il Dottor Claudio Reverberi.
“Potrebbero rendersi necessari ulteriori approfondimenti tramite una visita cardiologica completa di elettrocardiogramma, ecocardiogramma ed eventualmente un test provocativo quale un elettrocardiogramma da sforzo od un ecostress con esercizio fisico.

A VOI LA PAROLA
Domanda della Signora Sonia da Parma
«Di fronte ad un dolore toracico forte e improvviso come ci si deve comportare?»
Risposta del Dottor Claudio Reverberi, Cardiologo del Poliambulatorio Città di Collecchio
Chiamare il 118 è l’unica indicazione da dare in questi casi. L’elemento fondamentale in questi casi è il tempo e l’accesso tempestivo al Pronto Soccorso è di primaria importanza.
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