Per trattare l’iperplasia prostatica possiamo dire finalmente addio al bisturi
Prostata: ecco come la curiamo grazie al laser
L’aumento volumetrico della prostata o iperplasia prostatica (IPB) è un processo fisiologico che progredisce con l’avanzare dell’età.
“L’iperplasia si verifica nel 5-10% dei casi nella fascia di età compresa tra i 40-50 anni e il rischio aumenta fino all’80% negli uomini di 70-80 anni” spiega il Dottor Filippo Cianci, Urologo ed Andrologo del Poliambulatorio Città di Collecchio. “Tra le cause vi sono fattori ormonali come il metabolismo del testosterone e fattori infiammatori, ad esempio la prostatite”. I sintomi legati a questo disturbo possono essere sia di tipo ostruttivo come un getto urinario debole e/o in più tempi e la sensazione di incompleto svuotamento, sia di tipo irritativo quali l’urgenza minzionale, un aumento della frequenza urinaria diurna e notturna e il bruciore. Questi sintomi possono essere valutati e standardizzati rispondendo ad un semplice questionario, l’IPSS score.
“Quando si avvertono sintomi, il trattamento dell’iperplasia prostatica prevede inizialmente il cambio dello stile di vita, successivamente l’utilizzo di farmaci specifici ed infine la chirurgia” continua l’Urologo. “In passato il paradigma terapeutico prevedeva di trattare endoscopicamente prostate di volumi inferiori a 60-80 grammi e chirurgicamente quelle di volumi superiori. Lo sviluppo tecnologico ha reso disponibili dei laser che permettono un approccio meno invasivo. I più utilizzati sono Holmio, Green laser e Tullio. Ognuno di questi ha le sue peculiarità e viene accuratamente proposto dallo specialista in funzione delle caratteristiche del paziente da trattare”. L’urologo moderno deve mettere a disposizione dei pazienti un’ampia proposta tecnologica e terapeutica per trattare una patologia ampiamente diffusa nel modo meno invasivo possibile.
TUTTI I BENEFICI DEL LASER
Funzionalità preservata e rapidi tempi di recupero
“Il laser ad Holmio permette, indipendentemente dal volume e garantendo il massimo beneficio, di trattare tutte le prostate e di polverizzare contestualmente calcoli vescicali. Il Green laser invece, grazie alla sua potenza emostatica, consente di trattare in sicurezza pazienti che assumono antiaggreganti ed anticoagulanti. La tecnica laser si esegue in anestesia locale o sedazione e ha il vantaggio di ridurre la durata media del ricovero (solo 1 o 2 notti), il tempo di cateterizzazione (da 0 a2 notti), la probabilità di trasfusione ed il sanguinamento peri operatorio. Permette inoltre un rapido ritorno alla vita sociale” spiega il Dottor Cianci. “Il paziente che vuole mantenere l’eiaculazione e preservare l’erezione al massimo si può avvalere del trattamento REZUM che si esegue in regime ambulatoriale o Day-Hospital con l’applicazione di un gel anestetico e prevede l’impiego del vapore acqueo in sostituzione al laser”.
Il fattore determinante per evitare l’insorgenza di complicazioni è l’esperienza del chirurgo che deve avere una formazione specifica.
IL CONSIGLIO DELLO SPECIALISTA
Dottor Filippo Cianci
Quando rivolgersi all’Urologo?
“Non è necessario attendere la comparsa di sintomi sospetti o disturbi per effettuare una visita specialistica. Anzi, sottoporsi a controlli urologi periodici è importante soprattutto a partire dai 40 anni” suggerisce il Dottor Cianci. “Ma anche prima, in particolare durante la pubertà, è buona abitudine programmare una visita dall’urologo”. La frequenza dei controlli può variare, su indicazione dello specialista, soprattutto in presenza di fattori di rischio quali obesità, fumo e familiarità con malattie urologiche, in particolare con il tumore della prostata.
A VOI LA PAROLA
Domanda del Sig. Fausto da Parma
“È possibile prevenire l’insorgere dell’iperplasia prostatica?”
Risponde il Dottor Filippo Cianci, Urologo e Andrologo del Poliambulatorio Città di Collecchio
La prevenzione per l’iperplasia prostatica consiste in una diagnosi precoce tramite controlli periodici dopo i 40 anni e tempestivamente alla comparsa di sintomi. Sono altrettanto importanti uno stile di vita regolare, una moderata attività fisica ed un’alimentazione equilibrata.
A VOI LA PAROLA
Domanda di Riccardo da Parma:
Ho 34 anni, sono sportivo e non ho mai avuto problemi di salute gravi. Da due mesi mi sento una pallina al testicolo destro: secondo lei ho un tumore?
Risposta del Dottor Filippo Cianci, Urologo e Andrologo del Poliambulatorio Città di Collecchio.
In questo caso è necessario che la visiti per poi valutare se eseguire un’ecografia e il dosaggio dei markers tumorali. Esistono delle alterazioni benigne che posso essere scambiate per un tumore per cui l’importante è arrivare ad una diagnosi chiara per offrire un trattamento risolutivo.
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