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Esami ematici, ecografia ed agoaspirato consentono diagnosi precise e tempestive

Tiroide: quali sono le patologie più frequenti?

La tiroide è un organo endocrino tanto piccolo quanto importante nel regolare i processi metabolici fondamentali nei vari periodi della vita. Il suo compito è produrre specifici ormoni, detti appunto tiroidei, che svolgono un ruolo cruciale nell’organismo umano perché regolano importanti funzioni vitali come la respirazione, il battito cardiaco, la temperatura corporea, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e la crescita corporea.

“Da qui nasce l’importanza nel riconoscere le patologie a suo carico: da quelle nodulari, di assai frequente riscontro, alle forme autoimmuni con le loro possibili varianti funzionali quali l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo” spiega il Dottor Pasqualino Martinelli, Endocrinologo e Diabetologo del Poliambulatorio Città di Collecchio.

“In caso di presenza di noduli l’ecografia tiroidea fornisce indicazioni sulle loro caratteristiche e dimensioni permettendo di distinguere quali seguire con controlli ecografici periodici e quali sottoporre ad approfondimento diagnostico tramite la procedura dell’agoaspirato tiroideo”. L’agoaspirazione è una metodica facilmente eseguibile in ambulatorio: con un ago sottile, tramite una procedura eco-assistita o eco-guidata che garantisce la massima precisione, si penetra nel nodulo e si preleva un campione di cellule che saranno poi fissate su appositi vetrini e analizzate al fine di stabilirne la natura. In caso di esito benigno si procede a definire quale sia il percorso di follow-up più idoneo per quel tipo di nodulo.

“In caso di patologie autoimmuni, già con un semplice prelievo venoso si può riconoscere una variante autoimmune evolvente in ipofunzione o iperfunzione ghiandolare”. Un approccio ambulatoriale completo di esami ematici, ecografia, eventuale approfondimento con agoaspirato e la competenza dell’endocrinologo consentono di trattare a 360° la patologia tiroidea.

 

Salute e diagnosi precoce

Qual è la differenza tra ipotiroidismo e ipertiroidismo?

L’ipotiroidismo è una sindrome dovuta ad una insufficiente azione degli ormoni tiroidei a livello dei vari tessuti. Questo avviene quando la tiroide non ne produce in quantità sufficiente e ciò determina uno squilibrio in tutto l’organismo. “Riconoscere una ipofunzione della tiroide ed intervenire con una terapia sostitutiva, il cui dosaggio deve essere adeguato all’età e allo stato clinico del paziente, ci permette di evitare conseguenze negative sullo sviluppo puberale, su di un eventuale stato di gravidanza o più in generale sullo stato metabolico del paziente” spiega il Dottor Martinelli. L’ipertiroidismo invece è una condizione caratterizzata dalla presenza di quantità eccessive di ormoni tiroidei (T4 e T3).

L’eccesso di ormoni tiroidei ha serie conseguenze sul metabolismo. “Riconoscere una iperfunzione e correggerla, specie nell’anziano, ci consente di ridurre il rischio cardiovascolare come eventuali aritmie legate all’eccesso di ormoni tiroidei circolanti ed il rimaneggiamento osseo” chiarisce l’endocrinologo.

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IL CONSIGLIO DELLO SPECIALISTA

Dottor Pasqualino Martinelli
Esami del sangue per la tiroide
Gli esami del sangue tiroidei sono impiegati per lo screening o per la diagnosi di ipo- e ipertiroidismo, rispettivamente le condizioni in cui la tiroide rallenta (è pigra) o accelera, e che possono essere dovute a varie patologie. L’esame principale, soprattutto in fase di diagnosi e di monitoraggio delle disfunzioni tiroidee, è il test del TSH; è il primo esame prescritto dal medico per verificare il funzionamento della tiroide e rilevare un eventuale condizione di ipotiroidismo (TSH alto) o ipertiroidismo (TSH basso). Se il livello di TSH risulta anomalo, verrà seguito in genere dal dosaggio del T4 e del T3.

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A VOI LA PAROLA

Domanda della Sig.ra Paola da Parma
«Se con l’esame citologico il nodulo dovesse risultare sospetto e il referto dell’agoaspirato dovesse confermare la diagnosi di carcinoma, cosa succede?»
Risposta del Dottor Pasqualino Martinelli, Endocrinologo e Diabetologo del Poliambulatorio Città di Collecchio
Nella stragrande maggioranza dei casi il carcinoma tiroideo è curabile e richiede solo controlli periodici costanti, precisi e minuziosi tramite l’esecuzione una visita completa di ecografia.

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